Nascita ed evoluzione del pensiero osteopatico

È naturale per la mente dell’uomo dividere per poter comprendere, separare ciò che è unito in natura per illudersi di dominare i differenti fenomeni.
Questo processo è avvenuto e avviene sempre più anche nella comprensione, nella ricerca e nell’insegnamento della scienza osteopatica.
Il genio illuminato di A. T. Still ci ha lasciato in eredità un tesoro inestimabile, un frutto prezioso, unico, indiviso e completo.

Pochissimi però, tra i suoi allievi, hanno voluto comprendere i suoi insegnamenti più profondi e importanti.
Nelle lettere scritte attorno al 1915, egli esortò i colleghi e gli insegnanti delle varie scuole a ricollegarsi con il suo pensiero, a serrare le fila per proteggere la purezza e l’integrità della nostra professione.
Nonostante i suoi sforzi, la frammentazione e i compromessi hanno prevalso, passando da un insegnamento all’altro , attraverso le varie individualità e le relative interpretazioni , si sono persi gli aspetti più significativi .

Per nostra fortuna, William Sutherland ha dedicato la sua vita a far maturare quel frutto originale ricevuto dal suo Maestro, riuscendo a condividere le sue ricerche con un formidabile gruppo di studio che ha sviluppato le sue idee in maniera mirabile.
Il Dottor Sutherland parlava di concetto craniale nella scienza osteopatica senza mai pensare di separare l’una dall’altra: egli viveva la globalità del corpo e della natura come un concetto sacro e imprescindibile.
Tali concetti però non furono compresi e sperimentati adeguatamente al di fuori del suo gruppo di studio e corsero il rischio di andare perduti, sepolti da ragioni politiche e di semplificazione.

Il dottor James Jealous raccolse questa eredità ,avendo come mentori molti di quei Maestri che ricevettero direttamente l’insegnamento di Sutherland.
Chi ha avuto la fortuna di studiare con Jim ha potuto sentire, nei suoi insegnamenti e nel suo tocco, il collegamento diretto con quella Fonte originaria che incitava a “scavare” continuamente per cercare la nostra identità di osteopati e il nostro ruolo nel “cercare la Salute”.

La definizione di Osteopatia Biodinamica non deve trarre in inganno gli allievi di oggi.
Non era volontà di Jim quella di creare una corrente contrapposta all’Osteopatia tradizionale, ma al contrario offrire un modello di insegnamento capace di riportare la nostra pratica a un lavoro più coerente con le Leggi della Natura e con quel Meccanismo Involontario che è alla base del Potenziale Terapeutico di autoguarigione.

Inevitabilmente questo modello, vista la sua efficacia e potenza, si è propagato a macchia d’olio, uscendo dall’ambito osteopatico, offrendo a molti la possibilità di usufruirne, ma perdendo spesso fedeltà ed efficacia.
Come osteopati, dobbiamo essere fieri di appartenere a questo lignaggio e compiere ogni sforzo per ricollegarci all’origine, rimanendo il più vicino possibile alla Fonte.
In una scienza che, parafrasando Sutherland, non darà mai la possibilità a nessuno che la studi e la pratichi di definirsi esperto, James ha continuato a evolvere la sua comprensione e la sua relazione con la Respirazione Primaria fino alla fine della sua vita.
Molti concetti presenti in testi o diffusi in rete non rappresentano più la visione viva che egli andava maturando, e rischiano di ridurne la profondità.
Oggi, che James Jealous non è più con noi in forma visibile, il suo insegnamento non si è fermato.

Continua a evolversi e a crescere attraverso l’amore e la dedizione che i suoi allievi nutrono per lui e per la Scienza dell’Osteopatia.  

Let’s dig on